Disorientato
Il sole è alto nel cielo, vedo che tutto mi è sconosciuto. In verità non proprio tutto, in questa che sembra una piazza, una ragazza europea, magari italiana come me, corre disperata.
Mi avvicino e sento lei che parla in Inglese, emettendo anche parole Italiane, per enfatizzare ciò che dice. Capisco poco, c'è chiasso.
Ad un certo punto fa come per avvicinarsi a me, ma invece va da un altro beduino e gli chiede:
- Listen. I only have a mobile phone and these earrings. These ones are your. I want 25 Tunisian dinars. La prego.
- Cosa? - Rispose il beduino in Italiano, ma con forte accento arabo - Tu donna, non potere fare affari. Tu essere in Tunisia, tu non avere diritti.
Per me sono parole confuse, senza senso apparente.
Capisco, finalmente, dove sono,ma come ci sono finito? Io mi ricordo di essermi svegliato, aver acceso la tv e poi … basta.
La ragazza, quasi in lacrime si gira in cerca altro. In quel momento La riesco a vedere: alta circa un metro e settanta, capelli lunghi e neri, occhi castani e penetranti, una bocca piccola. Indossava una camicia bianca e una giacca da uomo marrone, di almeno due taglie più grandi della sua e una gonna nera lunga, tutta sporca di sabbia. Mi ricorda qualcuna, sembra Vittoria, ma non può essere lei.
All'improvviso, mentre osservavo la ragazza, mi sento tirare i vestiti, così noto anche che indosso abiti da beduino anch’io. Dove li ho presi? Perché li indosso? Intanto la ragazza corre verso di me. Adesso qualcuno mi tira con più forza, non ho il tempo di reagire. Vengo caricato su una vecchia Jeep verde e perdo i sensi, credo di nuovo.